giovedì 18 aprile 2024

Danilo Zaffaroni "BISLACCO un valzer e...mezzo" per fagotto e pianoforte...


L’ultimo lavoro del compositore milanese Danilo Zaffaroni, a cui ho dedicato nel mio Canale YouTube  una Playlist,  è un duo per fagotto e pianoforte dal titolo” BISLACCO ossia: un valzer e… mezzo”.Una composizione che si sviluppa intorno ad un sentimento malinconico espresso dal “Valzer lento” nel cuore del brano. In questa bislacca composizione del sorprendente Danilo si scopre che le cose non sempre sono quello che sembrano, come lo stravagante” mezzo valzer” che balla zoppicando intorno alla malinconia nel tentativo compassionevole di renderla di buonumore, o come il cespo di coste che cela lo sguardo allegro di una volpe raffigurato in copertina.


giovedì 11 aprile 2024

François-Renè Gebauer CAPRICCIO III per fagotto solo Michele Colombo Ba...


La musica in casa Gebauer risuonava come una marcia. Il padre, musicista militare, mise presto in riga i suoi quattro figli, ognuno col il suo strumento, a partire dal maggiore Michel-Joseph oboista nella Guardia Reale Svizzera già a 14 anni. Fu proprio lui a dare i primi rudimenti di musica a François- Renè, ma le lezioni non durarono a lungo. Il carattere forte di entrambi non permise alla musica di entrare fra le loro differenza artistiche. Fu a Parigi che François- Renè trovò il suo mentore, François Devienne, fagottista dell’Opera.

Con lui trovò la giusta intesa e di lui divenne l’erede, sia come fagottista dell’Opera dal 1801 al 1826, che come insegnate al Conservatorio dal 1795 al 1802 e dal 1824 al 1838.

E’ proprio per i suoi allievi che scrisse i “Capricci” per fagotto solo.

Brani virtuosistici e appassionati da suonar decisi, senza troppi capricci.

Dopo il II e il V ecco il III in attesa della decisione di registrarli tutti.


giovedì 4 aprile 2024

Horst Ebenhöh SONATINE op.47/4 für Fagott solo Michele Colombo Bassoon


" Vivo tutto nella vita come una costante alternanza di eccitazione e rassicurazione: la mia musica oscilla tra il dramma estremo e la calma più sottile. …

Ero e sono sempre aperto a nuove impressioni acustiche senza aderire completamente all'avanguardia sperimentale che ha sempre più influenzato i miei sentimenti. La tonalità ha gradualmente perso la sua importanza per me… Odio la noia nella musica..."

 

Questo è ciò che scrive del suo stile musicale e del suo approccio alla composizione Horst  Ebenhӧh (1930-2022) compositore, pianista e didatta austriaco. L’elenco delle sue opere comprende  oltre 300 opere provenienti praticamente da tutti i generi musicali della musica contemporanea, dalla musica da camera alle grandi opere sinfoniche fino alle opere.

La Sonatina per fagotto solo op.47 n.4  composta nel 1979 è stata pubblicata da Dolbinger nel 1987.

(Roberto Colombo foto di copertina)


venerdì 29 marzo 2024

Paolo Ricci 3A MИP! (Miur Mir) per la pace fagotto e violoncello


"Miru Mir" è uno slogan basato su un simpatico gioco di parole; Mir, in russo e in ucraino, significa sia Pace che Mondo, quindi, letteralmente, "Al mondo pace". In epoca sovietica, dopo la vittoria sul nazifascismo, veniva inculcato a tutti i bambini che lo ripetevano allegramente. Mi sembra molto significativo riproporlo oggi, anche se a parti invertite. (P.Ricci)

mercoledì 20 marzo 2024

Sergio Romani CAPRICCIO FANTASTICO n.4 Michele Colombo Bassoon (score-vi...


L’aggettivo fantastico, usato da Romani per i suoi “Dieci capricci” per fagotto solo, diventa per me un’iperbole. Sì, li trovo fantastici! Il loro carattere, sotto certi aspetti imprevedibile, li rende piacevolmente interessanti da frequentare. Lo strumentista si trova ad affrontare giocosi e spesso ardui passaggi tecnici e momenti di lirismo, muovendosi su un solido terreno di ritmi oscillanti. Come spesso accade nelle opere di Sergio Romani il percorso musicale fa brevi incursioni in territori non propriamente “classici” rendendo l’itinerario accattivante e provocatoriamente destabilizzante.

martedì 12 marzo 2024

Carl Joseph Toeschi SONATA II per due fagotti


Il ciambellano Toëscha della Castella Monte era indaffarato a riporre nel guardaroba regale le nuove camicie, arricchite di piccole rousches, del principe Orsini.

Le piegava con cura, in silenzio, mentre il suo pensiero era partito per l’Inghilterra con il figlio Alessandro.

Aveva sempre saputo che la dote musicale del figlio lo avrebbe portato lontano, ma non si aspettava così presto. Cercò di chiudere dentro al cassetto delle camice anche la sua nuova tristezza, ma quando alla sera tornò a casa se la ritrovò distesa in ogni angolo. Ci misero parecchio tempio lui e la moglie a ripulire la casa da tutta quella malinconia e alla fine impararono ad amare da lontano.

Il giovane Alessandro con il suo violino aveva nel frattempo lasciato l’Inghilterra per la Germania dove a soli 25 anni divenne il secondo violino dell’orchestra di Württenberg sotto la guida di Giuseppe Antonio Brescianello. Da quel momento in poi il figlio del nobile  Toëscha della Castella Monte venne chiamato semplicemente Toeschi.  Divenne in seguito maestro all’orchestra di corte di Mannheim insieme a Johann Stamitz sotto la reggenza di Carlo Teodoro di Wittelbach.

Nel 1731 nacque il suo primo figlio, Carl Joseph.

Nato a Monaco di Baviera, dove il padre si era trasferito seguendo Carlo Teodoro divenuto principe elettore di Baviera. Aveva portato con sé i più rinomati artisti di Mannheim,tra cui il giovane Alessandro Toeschi. Carl Joseph venne battezzato a Ludwingsburg, città che dal 2022 è gemellata con Bergamo.

Di due anni più giovane la sorella Barbara sposerà il violoncellista italiano Innocenzo Danzi i cui figli saranno la cantante Franziska Lebrun e il compositore Franz Danzi.

Carl Jospeh Toeschi ereditò dal padre la passione e il talento per la musica e oltre che a violinista fu un apprezzato compositore esponente della scuola di Mannhein insieme al suo mentore, nonché amico del padre Alessandro, Johann Stamitz .

Compose soprattutto sinfonie, musica da camera, musica da balletto e anche opere.

Il nobile nonno, Toëscha della Castella Monte, impegnato in quel di Roma a mettere la canfora nei cassetti della memoria per tener lontano le tarme della nostalgia, non ascoltò mai le composizioni del figlio e tanto meno quelle del nipote, che in giro per il mondo portava insieme ad un pezzo del suo cuore anche il suo nome, Carlo Giuseppe.

La Seconda delle “Sei sonate per due fagotti” che vi propongo è stata studiata e registrata durante l’ora di lezione con Caterina, allieva sensibile e pacatamente audace con la quale, sempre secondo la modalità “Lezione, registrazione” abbiamo già registrato due milonghe che troverete sempre sul mio canale YouTube.


lunedì 4 marzo 2024

Virginio Bianchi STUDIO N.4 Michele Colombo Bassoon


Proseguo audacemente nella registrazione dei “Dodici Studi” di Virginio Bianchi (1926-1997)eccelso fagottista, compositore e didatta a cui la Civica Scuola “C.Abbado” di Milano, dove ha insegnato dal 1963 al 1994, nel 2022 gli ha dedicato un’aula. Il quarto  studio è un Andate dai toni debussiani che sfrutta appieno l’espressività e la tessitura del fagotto .