martedì 23 ottobre 2012

L'ANCIA DI CAPPUCCETTO ROSSO



Non tutti sanno che Rossella, detta Cappuccetto Rosso, per via della mantellina che era solita indossare per andare nel bosco, suonava il fagotto.
Studiava con un’anziana signora che lei famigliarmente chiamava nonna.
Era una brava allieva, una di quelle che studiava sempre prima e dopo la merenda e che sembrava aver fame di musica.
Suonava un fagottino rosso costruito con l’acero rosso della Foresta Nera. Usava un metodo che ormai non si trova più:
Quattro note nella foresta, nuovi sentieri per giovani fagottisti
di un certo Tom Hupol.
Cappuccetto Rosso era una bambina allegra, come spesso lo sono tutte le bambine che suonano il fagotto, ed era una gioia per la Nonna averla come allieva.
La nonna abitava in una piccola casa all’ombra di un grosso albero al di là della foresta e per recarsi alla lezione Cappuccetto rosso doveva attraversare una parte di bosco, ed è li che un giorno perse la sua ancia preferita.
La teneva nel cestino insieme ai fiori che era solita portare alla sua maestra e quando arrivò dalla nonna, si accorse di averla smarrita.
Di ritorno dalla lezione cercò attentamente ma senza risultato. Avrebbe potuto cercarla per giorni ma non l’avrebbe mai trovata, e sapete perché?
Perché il lupo, che si aggira per la Foresta Nera, l’aveva trovata e ingoiata.
Non l’avesse mai fatto! Cominciò ad avere uno strano rantolo sonoro, l’ancia gli si era incastrata nella gola e vibrava ad ogni respiro!  Da quel giorno tutti sanno quando il lupo si sta avvicinando e la nonna chiude ben la porta e le finestre appena sente nella foresta il suono di un’ancia.



Ancia di Cappuccetto Rosso


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