Sono una lumaca.
Sono solo una lumaca che viaggia lenta alla ricerca del
punto esatto dove il tempo si ferma.
Morbida supero i sassi del sentiero, lenta affronto le
montagne.
Sulle foglie insaporite dalla rugiada assaporo il fresco
del mattino, sotto gli alberi di fili d’erba raccolgo le briciole delle
formiche indaffarate e alla tenue luce delle lucciole mi accampo per la sera.
Sto bene attenta ai bivi, perché la bava mi ha insegnato
che il passaggio in questa vita è un disegno che rimane impresso nell’eternità e ci tengo che il
graffito della mia vita sia pulito, senza sbavature.
Se il vento urla, scuotendo gli alberi silenziosi, mi
appiccico ai rami e dondolando mi addormento.
Alla bufera che stropiccia le nuvole, fa eco il mio
silenzio.
Sulla scala a chiocciola della mia casa ho imparato che
tutto torna e allora attraverso le mie giornate accarezzando ciò che incontro.
Io sono la mia casa e tutto il mondo il mio giardino.
Posso scegliere dove andare non avendo una casa da
raggiungere per la sera , ma il mio sogno è stare seduta come una nuvola nel
cielo ed essere capace di non scegliere nulla; dissolvermi nell’azzurro
infinito e da lassù osservare una lumaca ferma nel punto esatto dove tutto è.