Viaggi fantastici, itinerari fantasiosi per bambini di ogni età, dentro e fuori dal fagotto
martedì 28 aprile 2015
mercoledì 15 aprile 2015
mercoledì 8 aprile 2015
FAGOTTERIA
vecchia osteria con tipici piatti fagottosi
Alla FAGOTTERIA potrai assaggiare l'antipasto di zucchine alla campana, i saporiti fagottini al prosciutto, i dolci fagottini alle mele, il gelato al bambù con zucchero di canna, il caffè corretto ancia e tante altre specialità sorprenderanno il tuo palato. Vieni a trovarci una sinfonia di sapori ti aspetta!
Alla FAGOTTERIA potrai assaggiare l'antipasto di zucchine alla campana, i saporiti fagottini al prosciutto, i dolci fagottini alle mele, il gelato al bambù con zucchero di canna, il caffè corretto ancia e tante altre specialità sorprenderanno il tuo palato. Vieni a trovarci una sinfonia di sapori ti aspetta!
zucchine alla campana |
scroccanti fagottini al prosciutto |
fagottino alle mele e cannella |
gelato al bambù |
un calice di Vin'Ancia |
pregiato zucchero di canna |
caffè corretto ancia |
martedì 7 aprile 2015
IL LUPO E IL CORNO
Carletto
era il capretto più piccolo del gregge, era nato da poco ma già sapeva cosa
avrebbe fatto da grande: il musicista.
“Carleeetto,
Carleeetto!” gli diceva la mamma “con tutti i beeei mestieri che ci sono
proprio il musicista deeevi fare!”
Ma
Carletto sentiva la musica ovunque, anche quando gli altri non udivano nulla.
Se
ne stava in disparte dal gregge e in silenzio ascoltava.
Si
rallegrava al canto degli uccelli, distingueva il ronzio delle api da quello
delle mosche e sorrideva alle sbuffate del vento fra le foglie degli alberi.
Nella
fattoria di Carletto vi erano alcuni animali che suonavano degli strumenti a
fiato e dato che non aveva ancora deciso con quale strumento diventare
musicista, pensò di andare a far loro visita.
Per
iniziare andò allo stagno, dove l’anatra nuotava tranquilla e gli chiese di
suonargli il suo strumento: l’oboe.
Poi
andò dall’uccellino per sentire il suono del flauto.
Il
gatto gli fece ascoltare il clarinetto.
Il
nonno aveva insegnato a Pierino, suo nipote, a suonare il fagotto e non fu
difficile per Carletto ascoltare il giovane Pierino esibirsi col suo strumento,
era bastato avvicinarsi alla casa. Pierino infatti si divertiva un mondo a
suonare il fagotto e non perdeva occasione per eseguire piccoli concerti al
nonno, che felice ascoltava con orgoglio il nipote superare il maestro.
Qualcuno
gli parlò del corno, ma il corno tutti sapevano che lo suonava solo il lupo e
il lupo non era amico di nessuno nella fattoria.
“E
va beeè!” disse la mamma a Carletto “ se il lupo suona il corno hai un buon
motivo per non suonarlo”
“Si”
rispose Carletto “ ma mi piacerebbe almeno sentire come suona sto corno!”
“Vai,
vai dal lupo!” si arrabbiò allora la mamma “vai, vai! ti presenti: buongiorno
signor lupo io sono un tenero capretto saporito e vorrei chiederle se mi fa
sentire il suono del corno. Te lo fa sentire il suono del corno certo, ma
mentre cuoci in padella! Carleeetto, Carleeetto! Proprio il musicista deeevi
fare!”.
Ma
Carletto sognava, se ne stava solo in fondo al gregge e sognava. Sognava di
diventare musicista, sapeva che avrebbe così potuto vivere in due mondi in una
sola vita.
Era
li, che sognava lontano dal gregge, quando da dietro un cespuglio uscì il lupo.
Carletto
lo vide, le fauci spalancate, l’acquolina in bocca e gli occhi iniettati di
sangue.
“Aiuto”
gridò Carletto ed ebbe ancora più paura quando si accorse che dalla sua bocca
non era uscito nessun suono.
Il
lupo si avvicinava lentamente e lentamente il povero capretto sentiva la sua
vita arrivare alla fine.
Mancava
poco, ma a volte basta poco per cambiare il corso del destino e Carletto, dando
prova di avere le caratteristiche per diventare un buon musicista, ebbe un’idea
geniale; respirò profondamente e disse:
“
So bene di essere un boccone destinato a te, vecchio lupo, ma ti prego non
farmi morire senza onore. Ho un solo desiderio, ballare al suono del tuo corno”
il
lupo allora prese il suo strumento e iniziò a suonare una danza per far ballare
il capretto.
Carletto
ballava e il lupo suonava.
Fu
così che i cani udirono la musica, perché si sa il corno è uno strumento che se
vuole si fa sentire, e vedendo il piccolo capretto in pericolo corsero in suo
aiuto.
Al
lupo non rimase che scappare e abbandonare il suo pasto. Mentre correva così si
lamentava:
“Ben
mi sta, perché mi metto a fare il musicista quando sono nato macellaio”.
Fu
cosi che Carletto ebbe salva la vita.
Alla
sera, mentre tutti riposavano, Carletto si avvicinò alla sua mamma
“Vieni
piccolo, abbiamo avuto tutti una gran paura oggi!, devi imparare a stare con
gli altri nel gregge se non vuoi finire in bocca al lupo”
“Beh!
Almeno hai sentito il suono del corno” proseguì la mamma, vedendo il suo
cucciolo stranamente taciturno.
“Si
” rispose a questo punto Carletto “ e ho deciso che suonerò il corno”
“
Carleeeto! Carleeeto! Non solo musicista, ma addirittura cornista!”
si
lamentò la mamma
“Non
preoccuparti mammina, vedrai che sarai fiera di me”.
Da
quel giorno il lupo non si avvicinò più al gregge, perché ogni volta ad
accoglierlo c’era lo squillo del corno di Carletto che se ne stava in disparte a
sorvegliare e appena il lupo sbucava dal bosco, lui suonava il corno che
metteva in guardia i cani e il gregge al sicuro.
“Carleeetto,
Carleeetto, chi l’avrebbe mai detto!” sorrideva felice la mamma, fiera di avere
un figlio musicista, anzi cornista.
venerdì 3 aprile 2015
PASQUALINO E IL FAGOTTINO
Pasqualino non metteva le cravatte
ne le giacche o le camicie color latte
Pasqualino era un bambino,
la sua cravatta un bavaglino
il sorriso senza un dente
e un fiorellino in mano, ma non c’entra niente
Pasqualino suonava il violino
perché la mamma lo trovava tanto carino
Ma i vicini non erano contenti
ai suoi fischi preferivano il mal di denti
“Non mi piace il violino, preferisco un fratellino”
disse un giorno sorridendo Pasqualino
saltando sopra il letto
come un piccolo folletto
Una sera di ritorno dal lavoro
il papà lo guarda con un occhio solo
“E se suonassi il pianoforte?”
“Preferisco la morte”
rispose Pasqualino facendo l’occhiolino
La mamma propose “Suona il flauto!”
ma Pasqualino era già partito con la sua auto
Una mattina, mentre era seduto al gabinetto
sente la nonna che gli grida
“Perché non suoni il clarinetto?”
Pasqualino fa uno sbuffo
il clarinetto è proprio buffo
esce dal bagno spettinato da una bomba
che aveva il suono di una tromba
“E non voglio suonare nemmeno il trombone”
e uscì a prendere un po’ d’aria in balcone
Una domenica mattina di ritorno dalla messa
Pasqualino corre in cucina in tutta pressa
appena entrato la mamma gli propone“E se suonassi il
corno?”
“Preferisco la torta che cuoce in forno”
In giardino Pasqualino fa volare il suo aquilone
un amico si avvicina e gli propone
“Veni con me a suonare il sax?”
“No lo suona già Max”
Pasqualino con la bicicletta è andato a sbattere
contro un muro
“E non suono neanche il tamburo!” disse
arrabbiato alzandosi da terra
“Questo è sicuro!”
La Pasqua era arrivata
con le sue uova di cioccolata
Pasqualino dalla più grande non molla la presa
non vede l’ora di scoprire la sorpresa
finalmente il momento era arrivato
e Pasqualino rimase strabiliato
dall’uovo non uscì un pulcino
ma un piccolo fagottino
Pasqualino il suo strumento aveva trovato!
un fagottino dal suono dolce come il cioccolato.
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