E’ dalla notte dei tempi che la
ninna nanna accompagna i bimbi di tutto il mondo davanti alla porta
del buio, calmando i venti che agitano lenzuoli di fantasmi.
Nenie
rassicuranti, cantate da giganti buoni che non temono nulla.
Melodie
che allungano il filo indistruttibile dell’amore, dove aggrapparsi
e lasciarsi andare.
Dolci
suoni che cullano il viaggio nel mare dei sogni.
Dedicata
alla figlia, questa Ninna nanna di Vincenzo Menghini risuona con la
voce del fagotto, strumento che il compositore utilizza,
essendo fagottista eccelso, con grande maestria.
Ispirato
dalla musica mi sono preso la libertà di addensarne l’essenza in
parole, che faccio precedere all’ascolto.
Dormi raggio si sole
lascia che il soffio del buio spenga la luce
respira il sonno sotto le coperte
lascia che piova sull’ombrello della notte
apri il sipario dell’abbandono
lascia che inizi lo spettacolo dei sogni
fra draghi di nuvole vola senza paura
lascia che si dissolvano nel vento
dormi raggio si sole
lascia aperto il tuo cuore, io sarò sempre lì, illuminato dall’amore.
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