Il tema dell‘accettazione e dell‘abbandono sta alla base di questa mia piccola storia.
Il tentativo di fuggire dalle avversità che come il vento invadono la nostra esistenza, è uno sforzo inutile e infine dannoso. L’umiltà di alzare lo sguardo dal nostro egocentrismo è il primo passo verso la liberazione. Riconoscersi parte del Tutto annulla ogni conflitto e dispiega le ali all’audacia.
Nel punto esatto dove nascono le avversità, troveremo la pace dell’abbandono.
Questo breve racconto è stato musicato da Danilo Zaffaroni per fagotto e violoncello, e dedicato a me e mio figlio Ludovico.
La narrazione è di Claudio Moneta, famoso attore e doppiatore che usa la voce con l’intensità di uno strumento musicale.
Le illustrazioni sono di mio fratello Marco, che disegna con la stessa naturalezza con cui attraversa estasiato la natura.
Dedico questa registrazione al mio amato Maestro AldoGuru: l’aquila che vola immobile nella trasparenza dell’Amore Infinito, la cui visione ha ispirato questo mio racconto.
Nessun commento:
Posta un commento