giovedì 16 maggio 2024

Carl Joseph Toeschi SONATA III for two bassoons


Il ciambellano Toëscha della Castella Monte era indaffarato a riporre nel guardaroba regale le nuove camicie, arricchite di piccole rousches, del principe Orsini. Le piegava con cura, in silenzio, mentre il suo pensiero era partito per l’Inghilterra con il figlio Alessandro. Aveva sempre saputo che la dote musicale del figlio lo avrebbe portato lontano, ma non si aspettava così presto. Cercò di chiudere dentro al cassetto delle camice anche la sua nuova tristezza, ma quando alla sera tornò a casa se la ritrovò distesa in ogni angolo. Ci misero parecchio tempio lui e la moglie a ripulire la casa da tutta quella malinconia e alla fine impararono ad amare da lontano. Il giovane Alessandro con il suo violino aveva nel frattempo lasciato l’Inghilterra per la Germania dove a soli 25 anni divenne il secondo violino dell’orchestra di Württenberg sotto la guida di Giuseppe Antonio Brescianello. Da quel momento in poi il figlio del nobile Toëscha della Castella Monte venne chiamato semplicemente Toeschi. Divenne in seguito maestro all’orchestra di corte di Mannheim insieme a Johann Stamitz sotto la reggenza di Carlo Teodoro di Wittelbach. Nel 1731 nacque il suo primo figlio, Carl Joseph. Nato a Monaco di Baviera, dove il padre si era trasferito seguendo Carlo Teodoro divenuto principe elettore di Baviera. Aveva portato con sé i più rinomati artisti di Mannheim,tra cui il giovane Alessandro Toeschi. Carl Joseph venne battezzato a Ludwingsburg, città che dal 2022 è gemellata con Bergamo. Di due anni più giovane la sorella Barbara sposerà il violoncellista italiano Innocenzo Danzi i cui figli saranno la cantante Franziska Lebrun e il compositore Franz Danzi. Carl Jospeh Toeschi ereditò dal padre la passione e il talento per la musica e oltre che a violinista fu un apprezzato compositore esponente della scuola di Mannhein insieme al suo mentore, nonché amico del padre Alessandro, Johann Stamitz . Compose soprattutto sinfonie, musica da camera, musica da balletto e anche opere. Il nobile nonno, Toëscha della Castella Monte, impegnato in quel di Roma a mettere la canfora nei cassetti della memoria per tener lontano le tarme della nostalgia, non ascoltò mai le composizioni del figlio e tanto meno quelle del nipote, che in giro per il mondo portava insieme ad un pezzo del suo cuore anche il suo nome, Carlo Giuseppe. La Terza delle “Sei sonate per due fagotti” che vi propongo è stata studiata e registrata durante l’ora di lezione con Caterina, allieva sensibile e pacatamente audace con la quale, sempre secondo la modalità “Lezione, registrazione” abbiamo già registrato la seconda sonata di Toeschi.

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