IL
MEDICO
Lucio
Guercio, dottore dell’ordine degli oculisti, era uno di quei professoroni con
una laurea così grande da non avere una parete nello studio sufficientemente larga
dove appenderla.
Abitava
in una villa in cima ad una collina così che tutti potessero vederla. Perché è
importante per un oculista farsi vedere ; “ Se vedi l’oculista, l’oculista ti
farà vedere” era uno dei motti di Lucio Guercio.
LA
VECCHIA
Anna
Gina detta la Vedova, perché lo era per davvero da più di vent’anni, era una
donnina esile e sempre vestita di nero.
Accompagnava
la sua giornata con poche parole, in una piccola casetta a due stanze.
Possedeva
poche cose e a furia di scrutar nel passato aveva quasi perso la vista.
IL
FATTO
Una
mattina Anna Gina non riuscì ad aprire gli occhi o meglio, si accorse di
aprirli ma di rimanere al buio come di notte. Decise allora di chiamare Lucio
Guercio e lo fece con la stessa speranza con cui un fiore aspetta il sole del
mattino.
Il
dottorone quasi non passava dalla porta tanto era grande, aprì la borsa di
cuoio e iniziò a visitare la paziente. Alla fine prescrisse una cura su un
foglio giallo con una scrittura che sembrava un codice segreto della mappa di
un tesoro e mentre usciva, approfittando della cecità della sua paziente, rubò
una foto del marito defunto conservata in una cornice d’argento.
Le
visite si ripeterono per parecchie settimane e ogni volta il bravo dottore si
portava via un pezzo di casa della povera Anna Gina.
FINALE
Quando
arrivò il momento in cui la vedova dovette pagare la parcella al luminare,
questa si rifiutò.
“Ma come!! Come si permette di non pagare
Lucio Guercio, primario dei primari!” si arrabbiò il dottore e la portò in
tribunale.
Quando
fu davanti al giudice Anna Gina dichiarò che aveva sì promesso un compenso se
la sua vista fosse guarita, ma che ora, dopo la cura del medico, essa stava
peggio di prima. “Prima, infatti” diceva “vedevo tutti gli oggetti di casa, ora
non riesco più a vederne nessuno”.
"a furia di scrutar nel passato aveva quasi perso la vista"
RispondiEliminaChe bella questa frase... se la penso in senso simbolico descrive perfettamente tante persone che ho conosciuto (o forse un pò tutti, in alcuni momenti della vita).
Mac