C’era una volta nel parco di
Greenwich uno scoiattolo di nome Bruno, con la coda pettinata a
dovere e il pelo lisciato dalla vanità. Si arrampicava più in alto
di tutti per sbandierare orgoglioso la sua audacia. Raccoglieva le
noci più grandi per sfamare la sua superbia e le ammassava nel
tronco cavo della sua avarizia. Lungo i viali, Bruno nascondeva la
sua paura fra le spine dei roseti e si profumava di egocentrismo
mentre si lasciava ammirare dai passanti.
Bruno
non è cattivo, anzi è simpatico e rincorre i fantasmi sugli alberi
come tutti gli scoiattoli del parco.
Un
giorno, al laghetto delle anatre, salì su un ramo che sporgeva
dall’acqua e per la prima volta vide il suo riflesso.
“Ma
allora sono così” si osservò stupito.
“Sono
come tutti gli altri scoiattoli!”.
Uscito
dallo specchio una nuova luce illuminava il parco.
Riprese
la via verso gli alberi saltellando felice, sentendosi finalmente
fuori gara.
Non
doveva più dimostrare niente di più di ciò che era e sereno si
accarezzò con la coda dicendosi “ti voglio bene, Bruno!” e da
quel giorno iniziò ad imparare a voler bene a tutti.
grazie Michele, vera saggezza!
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