Giovannino sbircia il mondo,
al riparo nella sua capanna da re.
Una
reggia di polvere attraversata da fasci di luce, come spade laser,
con un tappeto volante di paglia, che tenta di decollare in un
pulviscolo di stelle sbarluscenti, un cavallo che ondeggia legato a
una sedia, un ripiano con barattoli di sassi colorati dalla fantasia
e un trono di pelle chiara, come le sue idee.
Il
suo fedele amico Merlino, micio magico, dai super poteri e sette vite
tutte ancora da spendere, lo accompagna con il suo sguardo da gatto
intrappolato dai topolini.
“Ma
che sta succedendo?” chiede Giovanni a Merlino “Com’è che non
c’è in giro nessuno?”
Merlino
non risponde, perché lui è un gatto ed ha altri pensieri che gli
vibrano sui baffi.
Il
silenzio intanto continua a girare vagabondo per le strade, come un
gatto con le ciabatte. Dopo aver perlustrato la zona e concluso che
qualcosa dov’essere capitato, se no come si spiega che non si vede
anima viva? Giovannino alza lo sguardo e … meraviglia!
Una
lenta sfilata di draghi sta attraversando il cielo.
Il
fumo esce dalle loro bocche come nuvole, mentre il sole luccica sulla
loro armatura.
Le
piante festose, al loro passaggio sventolano bandiere color foglia e
il canto degli uccelli intona la marcia per le grandi occasioni.
In
testa al corteo il Drago Supremo con ali grandi come tutto il cielo,
seguito dal suo valoroso scudiero con il mantello trasparente e gli
artigli distesi al vento.
Una
processione che nemmeno nei sogni riesce a schierarsi con tanta
regalità.
Nobili
e tranquilli avanzano verso cieli sconosciuti, raccontando senza
parole le loro incredibili avventure.
Merlino,
dal canto suo, si sente spaesato davanti a topi così grandi, che non
basterebbero tutte le vite per mangiarseli.
Giovannino
allora, presa una spada da un fascio di luce nella capanna, sale sul
suo cavallo di legno e dondolando inizia a ricorrere i draghi.
Una
volta raggiunti salterà in groppa al Drago Supremo e lancerà lingue
di fuoco, come saette, contro i cattivi. Merlino, seduto sulla
paglia, lo guarda correre e si mette ad aspettarlo sonnecchiando.
Rimarrà
immobile come una trappola per topi, in attesa di ricevere la carezza
che il suo amico, stanco e vittorioso, gli porterà di ritorno dal
suo viaggio fra le nuvole.
grazie Michele sempre poetico
RispondiEliminaGrazie MIchi!:-))
RispondiElimina