Dove il tempo si perde fra le costellazioni e dove lo
spazio non riesce a prendere le misure, le stelle contemplano visioni conosciute
solo da Anime elette. La musica forse arriva dalle stelle che ci parlano con la
vibrazione silenziosa della luce che si concentra prima nel suono
impercettibile dell’Universo e poi nella musica che orecchie umane posso udire.
Ecco dunque “Starlight” di Danilo Zaffaroni, composto nel 2023 e a me dedicato,
che ripropone in maniera personale il linguaggio “minimalista” americano di
Steve Reich, Philip Glass.
Il quintetto d’archi, che crea un intreccio sonoro
riproposto spesso con lo stesso disegno ritmico e armonico, fa da sfondo al
fagotto che si contrappone al discorso compositivo con libertà e fantasia.
Vi invito dunque a prendervi qualche minuto e seguirmi
nello spazio musicale creato da Danilo Zaffaroni.
Sono sicuro che non sarà tempo perso. Buon viaggio fra la
luce stellare!
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