Jouni Kaipainen (1956-2015) è un compositore, giornalista e scrittore finlandese. Ha studiato alla Sibelius Academy con Aulis Sallinen dal 1973 al 1976 e Paavo Heininen dal 1976 al 1980. Nelle sue opere, Kaipainen impiega forme classiche per modellare eventi musicali, che sono spesso di carattere narrativo.
La “Serenade:Full moon, lunatic bassoon” op.42 è stata scritta nel 1993, undici anni prima del suo concerto per fagotto op. 74 scritto per il fagottista Otto Virtanen che lo ha inciso con la Tampere Philharmonic Orchestra nel 2005. Così si esprime Kaipainen riguardo al fagotto:
"Ritengo che il fagotto sia uno strumento molto più versatile di quanto siamo portati a credere dai concerti scolastici in poi. Considerarlo solo come il 'clown dell'orchestra' significa ignorare gran parte del suo potenziale - o, per lo meno, dovremmo intendere il termine 'clown' come un misto di commedia e tragedia alla maniera di Don Chisciotte, Chaplin, Pierrot o dei personaggi della commedia dell'arte in generale".
A favore di chi non è avvezzo ad ascoltare musica contemporanea ecco una breve guida:
“Dimenticate la melodia, l’armonia, anche l’impulso ritmico non sarà scandito da schemi consueti.
Non cercate dunque i riferimenti che negli anni avete creato ascoltando la musica “tradizionale”.
Sarà l’evento sonoro a bastare a se stesso. Il brano è strutturato in modo circolare.
Un movimento “Tranquillo e libero” che, senza soluzione di continuità passa ad un “Andante, ma rubato e capriccioso” che sfocia in un “Allegretto”, la parte centrale della composizione, che s’ intensifica sempre più in uno stringendo e crescendo sino a raggiungere la nota più acuta del brano (un mi sopracuto) che cade in un lento rimbalzo nella nota più bassa del fagotto. Un “Andante, poco rubato” lentamente e “dolorosamente” inizia il ritorno al movimento tranquillo dell’inizio sino a chiudere il cerchio in un pacato “Largo”. Ecco dunque la stravagante serenata al chiaro di luna piena di Jouni Kaipainen, sei minuti di fagotto un po’ lunatico che nulla ha che a vedere con il romanticismo. Un cerchio di luna piena, una pista da circo dove il “clown” fagotto si esibisce in mille acrobazie.
(Se volete fatemi sapere com’è andata)
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