venerdì 31 maggio 2024

F.J.Haydn DUETT in G Hob. XII:1 for Bassoon and Cello


Non è proprio un bell’uomo. E’ basso, le gambe corte e la faccia butterata. Il naso è piuttosto importante e una delle narici risulta deformata e gli rende la respirazione faticosa. Eppure ha un bellissimo aspetto, ha un’espressione gentile e affettuosa e tutti lo adorano. Franz Joseph Haydn nacque in una famiglia piuttosto povera a Rohrau un tranquillo villaggio austriaco. Secondogenito di dodici figli, di cui solo sette sopravvissuti, era il primo maschio. Il padre carraio suonava l’arpa e cantava con la moglie Maria ed il piccolo Joseph, con la sua voce intonata e dolce si univa a loro. Sepperl, nomignolo di Joseph, a cinque anni partì per Hainburg con lo zio Franz per frequentare una scuola per sacerdoti e non tornare mai più a casa. Li, oltre ad essere trascurato tanto da decidersi ad indossare la parrucca per nascondere i capelli sporchi, gli fu offerto a otto anni un posto nel coro della famosa cattedrale di Santo Stefano a Vienna. Vi rimase per nove anni durante i quali si esibì in concerti privati nelle case di famiglie benestanti per guadagnare un tozzo di pane e non morir di fame. A diciassette anni lo espulsero dal coro e si ritrovò solo e senza un soldo. Un giorno, mentre girava per le strade di Vienna senza sapere dove andare a dormire incontrò il signor Spangler, un cantante che si impietosì del povero ragazzo e lo accolse a casa sua. Poi visse in una soffitta fatiscente in cui pioveva dentro e d’inverno gli si congelava il respiro. Quando andava a prendere l’acqua in cortile per lavarsi, questa si trasformava ben presto in ghiaccio. Lavorava dall’alba al tramonto per mantenersi e quando non era in strada a suonare trascorreva la notte con il suo nuovo amico, un vecchio clavicembalo. A venticinque anni gli venne offerto il primo vero impiego come direttore musicale del conte Morzin. Si sposò con Maria Anna, ma non fu un matrimonio felice. Vissero vite separate per la maggior parte del tempo. Nel 1761 il conte Morzin perse tutti i soldi e dovette licenziare l’orchestra. Haydn venne immediatamente assunto dalla famosa famiglia Esteházy. Vi rimase per tutta la vita servendo ben quattro principi. Aveva ha disposizione cantanti e un’intera orchestra, ma era sostanzialmente un servitore e come tale veniva trattato. Per molti anni le sue composizioni per contratto appartenevano al principe non potendo così pubblicarle e guadagnarci qualcosa. Stava diventando un celebrità nei circoli artistici di Vienna e passava molto tempo in compagnia di un nuovo e giovane amico, Wolfgang Amadeus Mozart. Morto Nicolaus il Magnifico il figlio Anton, a cui la musica non interessava, licenziò quasi tutti i musicisti. Haydn presto ricevette una proposta interessante. Se ne stava seduto in camera sua rimuginando su varie offerte di lavoro, quando entrò uno sconosciuto “Sono Salomon di Londra e sono venuto a prenderla. Domani firmeremo il contratto”. Haydn finì per recarsi in Inghilterra per due volte, restandoci ogni volta per un anno. Lì divenne una celebrità. A londra compose alcune delle sue opere più belle, comprese le sue ultime dodici sinfonie. Nell’agosto del 1795 Haydn lasciò l’Inghilterra per la seconda e ultima volta e tornò a casa. Nicolaus I era passato a miglior vita e il suo successore Nicolaus II diventò il suo nuovo capo. Continuò a comporre capolavori che lo resero famoso in tutta Europa. “Figlioli, confortatevi: sto bene” sussurrò nel suo letto il giorno che se ne andò per sempre. Il 31maggio del 1809.

venerdì 24 maggio 2024

A.Barette DIVERTIMENTO op.1 for two bassoons


A.Barette (detto Baretti) è probabilmente fratello del celebre poeta e scrittore Gioseffo. Visse nella seconda metà del XVIII secolo e fu insegnante di musica a Torino. Ha composto opere strumentali, in particolare musica da camera per violino e violoncello e diversi brani per clavicembalo. I Divertimenti op.1 per due violoncelli o fagotti, furono stampati a Parigi e Amserdam nel 1770, poi copiati  e non più ritrovati. Le copie sono conservate nella biblioteca del Conservatorio di Bruxelles. Vi propongo il primo Divertimento eseguito e registrato durante una lezione con Giulia.

Non mi resta che augurarvi buon divertimento!


giovedì 16 maggio 2024

Carl Joseph Toeschi SONATA III for two bassoons


Il ciambellano Toëscha della Castella Monte era indaffarato a riporre nel guardaroba regale le nuove camicie, arricchite di piccole rousches, del principe Orsini. Le piegava con cura, in silenzio, mentre il suo pensiero era partito per l’Inghilterra con il figlio Alessandro. Aveva sempre saputo che la dote musicale del figlio lo avrebbe portato lontano, ma non si aspettava così presto. Cercò di chiudere dentro al cassetto delle camice anche la sua nuova tristezza, ma quando alla sera tornò a casa se la ritrovò distesa in ogni angolo. Ci misero parecchio tempio lui e la moglie a ripulire la casa da tutta quella malinconia e alla fine impararono ad amare da lontano. Il giovane Alessandro con il suo violino aveva nel frattempo lasciato l’Inghilterra per la Germania dove a soli 25 anni divenne il secondo violino dell’orchestra di Württenberg sotto la guida di Giuseppe Antonio Brescianello. Da quel momento in poi il figlio del nobile Toëscha della Castella Monte venne chiamato semplicemente Toeschi. Divenne in seguito maestro all’orchestra di corte di Mannheim insieme a Johann Stamitz sotto la reggenza di Carlo Teodoro di Wittelbach. Nel 1731 nacque il suo primo figlio, Carl Joseph. Nato a Monaco di Baviera, dove il padre si era trasferito seguendo Carlo Teodoro divenuto principe elettore di Baviera. Aveva portato con sé i più rinomati artisti di Mannheim,tra cui il giovane Alessandro Toeschi. Carl Joseph venne battezzato a Ludwingsburg, città che dal 2022 è gemellata con Bergamo. Di due anni più giovane la sorella Barbara sposerà il violoncellista italiano Innocenzo Danzi i cui figli saranno la cantante Franziska Lebrun e il compositore Franz Danzi. Carl Jospeh Toeschi ereditò dal padre la passione e il talento per la musica e oltre che a violinista fu un apprezzato compositore esponente della scuola di Mannhein insieme al suo mentore, nonché amico del padre Alessandro, Johann Stamitz . Compose soprattutto sinfonie, musica da camera, musica da balletto e anche opere. Il nobile nonno, Toëscha della Castella Monte, impegnato in quel di Roma a mettere la canfora nei cassetti della memoria per tener lontano le tarme della nostalgia, non ascoltò mai le composizioni del figlio e tanto meno quelle del nipote, che in giro per il mondo portava insieme ad un pezzo del suo cuore anche il suo nome, Carlo Giuseppe. La Terza delle “Sei sonate per due fagotti” che vi propongo è stata studiata e registrata durante l’ora di lezione con Caterina, allieva sensibile e pacatamente audace con la quale, sempre secondo la modalità “Lezione, registrazione” abbiamo già registrato la seconda sonata di Toeschi.