Johann Sebastian Bach certamente amava mangiare e bere, come testimonia la sua corporatura. Si narra che quando i suoi amici volevano consultare la sua fornita biblioteca dovevano ripagarlo con un buon arrosto o una bottiglia di vino e che per i primi suoi lavori una parte del compenso veniva liquidato in birra. Così oggi 5 agosto, giornata mondiale della birra, ho pensato di pubblicare, in ricordo della sua passione secondo la birra, “Conversation avec B.A.C.H.” op.117 n.1 per fagotto solo del compositore e musicista svizzero Roger Vautaz (1898-1988) scritta nel 1974. Il crittogramma musicale costituito dalla sequenza di note 'Si bemolle, La, Do, Si naturale' chiamato “Tema Bach” è stato utilizzato da diversi compositori, di norma come un omaggio a Johann Sebastian Bach. Fra questi si annoverano compositori famosi come Schumann, Listz, Casella , Honegger, Poulenc ,Webern, e molti altri sino ad arrivare a Morricone nelle sue “Varianti per A. Ballista e B. Canino”. Lo stesso J.S. Bach lo usò come terzo soggetto dell'ultima fuga (Contrapunctus XIV) de “L’arte della fuga” opera rimasta incompleta alla sua morte nel 1750. Egli lo aveva però usato consciamente come firma musicale anche in altre sue composizioni. La possibilità di tradurre in musica le lettere dell'alfabeto del cognome 'Bach' è legata alla denominazione tedesca delle note musicali, in cui Si bemolle e Si naturale hanno due segni differenti.
Ed ora, con un fresco boccale di birra in mano, vi invito a “conversare” in silenzio con Bach.
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