sabato 8 febbraio 2025

J.B. de Boismortier IX SONATA op.66 for two bassoons


Guardando i prati che circondano la sua piccola proprietà “La Gâtinellerie” a Roissyen-Brie, Boismortier pensa alla sua vita passata a suon di musica. Ha composto 102 opere pubblicate da se se stesso cui vanno aggiunte arie serie, cantate francesi, piccoli motets, motets per grand choir, opera-ballets, un dizionario armonico oltre ad un manuale sul flauto e uno per la viola Osservando il sole che lasciava il posto alla notte la malinconia lo assalì. Chissà se la sua musica gli sarebbe sopravvissuta? E per quanto tempo? Si sa che le mode cambiano e quello che oggi sembra indistruttibile un giorno tramonterà, proprio come quel sole d’autunno. Era stato costretto a ritirarsi travolto dalla “Querelle des Bouffons” e cercava di godersi il silenzio lasciato da tutta la sua musica. Era il 26 ottobre del 1755. Due giorni dopo, il 28 ottobre chiuse per sempre gli occhi al tramonto. La sua musica gli è sopravvissuta. Il suo mottetto Fugit nox del 1742 (giudicato da critica e pubblico “un capolavoro di struttura e di insieme”) fu infatti eseguito per 21 anni consecutivi (1749/70) durante i Concerts spirituel del 24/25 Dicembre. Ma, forse più di quello che avrebbe immaginato, ancora oggi le sue note vengo fatte risuonare dai musicisti di tutto il mondo. Si conclude così il ciclo delle sonate per due fagotti op.66 che ho iniziato a proporvi quasi due anni fa, era il 3 marzo del 2023. Sonate che hanno accompagnato il mio racconto della sua vita. Accanto a me Giulia Clocchiatti che mi ha accompagnato con dolcezza e che ringrazio di cuore.

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