In una notte di luna piena il ragnetto Nota decise che
avrebbe tessuto la più bella ragnatela che mai ragno fosse riuscito a tessere.
Scelse il posto con molta cura e quando finalmente l’ebbe
trovato iniziò la sua opera sotto lo sguardo benevolo della luna.
Lavorò per tutta la notte e quando la luna lo salutò per
andarsene a riposare, lui proseguì instancabile.
Il primo raggio di sole illuminò la ragnatela finalmente
terminata, brillava ornata dalla rugiada!
Il ragnetto osservò la sua opera e pieno d’orgoglio si
sistemò al centro addormentandosi felice.
Si svegliò sicuro di trovare un sacco di ammiratori
intenti ad contemplare il suo capolavoro e rimase assai deluso quando vide che
non vi era nessuno , nemmeno la luna.
Quella notte vi erano le nuvole e nascondevano a tutto il
cielo la sua straordinaria ragnatela.
Passò una settimana e nessuno arrivò ad ammirare l’
eccezionale ragnatela.
Il ragnetto Nota divenne così triste che pareva una
lacrima appesa alla rete.
Non mangiava più tanto era grande lo sconforto e stava
perdendo ogni speranza d’esser lodato per la sua opera d’arte quando passò di
li Tino.
Esaminò la ragnatela,
osservò il ragnetto desolato appeso a un filo, si guardò intorno e capì.
Prese il suo fagottino ed inizio a suonare degli arpeggi
di Mi maggiore.
L’arpeggio avvolse la ragnatela e arrivò sino al ragno
cantando: MI, MI, MI piace! Mi piace!!
Nel sentir tutto quell’apprezzamento il ragnetto ritrovò
il sorriso e l’appetito.
Finalmente la sua opera era stata apprezzata!
Tino sorrise al ragnetto e gli disse: “ Stai attento però
a non rimanere più intrappolato nella rete dell’orgoglio!” e rimesso il
fagottino in spalla e l’ancia in bocca proseguì per la sua strada verso nuove
avventure.
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