Sarà stato quel vento maleducato, che per tutto il giorno
aveva cercato di strappare le penne alle galline e aveva spettinato la sua
cresta, fatto sta che il galletto fagottista era nervoso, non riusciva a stare fermo
e avanzava a scatti irrequieto.
Arrivata la sera non riuscì a prender sonno e continuò a
rimanere sveglio durante la notte ad osservar le lucciole che in quel periodo
venivano a passare le vacanze intorno al pollaio.
Quando arrivò la luna alzò lo sguardo e sorrise colpito
al cuore e tranquillizzatosi si addormentò.
Si svegliò agitatissimo, il sole era già in pista, le
mosche già in giro a tutto gas.
Prese in fretta e furia il suo fagotto e iniziò la
sveglia del mattino sbagliando un sacco di note.
Le galline prese alla sprovvista corsero tutte insieme
fuori dalla camerata in una chiassosa parapiglia e rompendo inavvertitamente
tutte le uova deposte nella paglia.
“Cosa succede?” gridò la prima gallina che riuscì a
raggiungere il galletto
“Sono solo un po’ in ritardo con la sonata”
“E’ successo un pandemonio nella camerata! cerca di
essere puntuale la prossima volta”
Il galletto abbassò la cresta mortificato e rimase in
silenzio
“Non pensarci più adesso” lo consolò la gallina “ la
frittata è fatta”
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