Nel 1803, tra le strade di Parigi ancora risuonava l’eco della
Rivoluzione.
Dalla
finestra aperta del Conservatorio un fagotto lanciava note nel
pomeriggio assolato.
Un
nuovo metodo era aperto sul leggio della classe di fagotto di
Francoise Rene Gabauer, si trattava del Nouvelle
Méthode de basson
del fagottista e compositore francese Etienne Ozi.
Nato
a Nîmes, il 9 dicembre 1754, morto a Parigi, il 5 agosto 1813, padre
di sei figli.
rappresentante dei musicisti della guardia nazionale parigina, in
contatto con i funzionari del
nuovo governo rivoluzionario.
Quella
musica che rimbalzava fra le pareti della via, cercando di asciugare
i boati delle cannonate che qualche anno prima avevano segnato la
presa della Bastiglia, ancora oggi risuona nelle classi di fagotto di
tutto il mondo.
Delle
sei grandi sonate che concludono
il metodo, vi propongo la III.
Un
prodotto a Km0, frutto del raccolto del mese di agosto 2021 con
mio figlio Ludovico, lo spariamo nell’etere in una cannonata di
entusiasmo.
Speriamo
vi colpisca
Viaggi fantastici, itinerari fantasiosi per bambini di ogni età, dentro e fuori dal fagotto
domenica 26 settembre 2021
E.Ozi SONATA III per fagotto e violoncello
venerdì 17 settembre 2021
Vincenzo Menghini STUDIO N.10 Michele Colombo Bassoon
sabato 11 settembre 2021
M.Colombo HOBEN per fagotto e violoncello
Prese dodici note, seguendo i principi della musica dodecafonica, ho ideato una serie. Delle dodici note, sei vengono affidate al violoncello (I metà-serie) e sei al fagotto (II metà-serie), dalle quali ho realizzato delle mutazioni (retrogrado, inversione). La parte melodica si sviluppa in un cerchio suddiviso specularmente in spicchi di tempo sempre più lunghi, partendo da 1/16 sino a 4/4. I due strumenti si muovono lungo i punti estremi di un ipotetico diametro che gira in senso antiorario. Questo è il mezzo che ho utilizzato per raggiungere un “fine”, in giapponese “Hoben”, termine che dà il titolo a questo mio brano, scritto nel 1983.
“Hoben” è un espediente o un mezzo temporaneo, per conseguire un fine a livello spirituale. Così come il passo che il mistico di volta in volta sceglie per camminare verso la Meta, questo breve brano, che ruota attorno al tempo, cerca il punto di sospensione da ogni riferimento temporale. A ventun anni, quando l’ho composto, non potevo immaginare che lo avrei eseguito e registrato dopo 38 anni con mio figlio. Rimasto per tutti questi anni appeso da qualche parte nel silenzio, eccolo suonare, per chi vorrà ascoltarlo, dai nostri strumenti.
sabato 4 settembre 2021
P.M.Dubois TRE STUDI per fagotto solo Michele Colombo Bassoon
“Amo l’umorismo e non ho alcuna pretesa di fermare il mondo che
gira”.
Simpatico,
impulsivo, con una parte nascosta sicuramente più seria, Pierre Max
Dubois si descrive così durante una conversazione con il suo
compagno di studi Maguy Lovano.
Musicista
perfetto, lo descrive quest’ultimo, che mostra una totale
padronanza della composizione nel filone d’eccellenza di un moderno
Chabrier.
Dubois
nasce nel sud della Francia il 1 marzo del 1930 e a soli 19 anni
riceve la sua prima commissione professionale, Suite
humouristique dalla radio francese.
Allievo di Milhaud,
porta avanti le idee del “Gruppo dei sei”. La sua musica,
leggera, gioiosa con interessanti trame armoniche e melodiche, ne è
la prova.
Nel 1955 si reca a
Roma dove vi risiederà per quattro anni, avendo vinto il Prix de
Rome.
Camminerà nei
giardini di Villa Medici sugli stessi sentieri percorsi prima di lui,
tra gli altri, da Gounod, Bizet, Massenet, Debussy, Bozza, Dutilleux,
Boutry. Compositore con una particolare predisposizione per gli
strumenti a fiato,( sopratutto il sassofono) per fagotto compone nel
1957 “Douze Etude pour Basson” di cui Maurice Allard (fagottista
e collega a quei tempi al Conservatorio Nazionale di Parigi, dove
Dubois insegnava analisi), ne curerà le articolazioni e i tempi
metronomici.
Vi propongo il N.1
(Gracioso), N.7 (Tempo di Polka) e il N.12 (Tempo di Gavotte).
Tre studi dal
carattere spontaneo e ironico.
Tre numeri da circo,
come un elefante in equilibrio su una palla con disegnato il mondo.
Il suo sorriso si è
congelato il 19 agosto del 1995, ma l’umorismo della sua arte
continua a mantenere
l’equilibrio sul
globo della musica.
Buon ascolto!