venerdì 28 giugno 2024

Anselma Veit MOTO DI TANGO


L’estate entra a passo di tango con la cicca in bocca. La moto parcheggiata lungo la strada, che sfrigola calmando i giri del motore. Avanza a passo deciso e si piazza in mezzo alla pista da ballo. Appoggia il suo fagotto di magliette, costumi e canottiere ed inizia la sua milonga. Le cicale infervorate tengono il ritmo e i gelsomini battono le mani profumate. La luna, partita di mattina presto dall’altra parte del mondo, sta per arrivare. Ha già il suo posto prenotato sugli spalti del cielo. Piena del suo misterioso sorriso strizzerà l’occhio a chi la guarderà incantato. L’estate, con la sua gonna di petali, volteggia sui prati.

E’ un’occasione unica. Bastare allungare una mano e farsi trascinare nel ballo per essere felici.


venerdì 21 giugno 2024

Eugène Jancourt MELODIC STUDIES n.5 op.15 for Bassoon


Nella storia del fagotto la figura di Eugène Louis-Marie Jancourt è sicuramente una fra le più importanti.

Nato in Francia nel 1815 è stato un fagottista virtuoso, un appassionato pedagogo e un compositore, oltre ad essersi dedicato, insieme al suo collega Luois Auguste Buffet, alla modifica del fagotto nella sua forma dell'epoca per renderlo uno strumento solista più affidabile.

Quando entrò al Conservatorio di Parigi all’età di 19 anni Eugène portava con sé una valigia piena di talento e una custodia con un fagotto in pessime condizioni. Allora il suo insegnante, F.R. Gebauer, che non voleva assistere alla disfatta di un così promettente allievo a causa di uno strumento rovinato, gli regalò uno dei suoi fagotti. La sua generosità venne ben presto ricompensata dalla vincita al secondo anno di un importante premio istituito dal conservatorio per i suoi allievi migliori.

Si laureerà nel 1837 all’età di 22 anni, solo dopo tre di conservatorio.

Il suo modo di suonare era noto per la "purezza e per il fascino che, nella sua somiglianza con la voce umana, evitava tutti gli elementi del grottesco".

Nel 1843 entra come primo fagotto al Théâtre Italien, ruolo che ricoprirà sino al 1869.

Come solita fece tournee anche in Italia, oltre che a Londra e in varie città della Francia.

Divenne docente al Conservatorio di Parigi nel 1875 sino al 1891 quando si ritirò e continuò ad apportare miglioramenti al fagotto nelle sue carenze meccaniche. Eugène Jancourt morì il 29 gennaio 1901 a Boulogne-ser-Seine all'età di 85 anni. Lascia 119 opere pubblicate, per la maggior parte dedicate al suo amato fagotto. Lo studio che vi propongo è il quinto dei “26 Studi melodici” op.15 editi dalla UE.


venerdì 14 giugno 2024

Bernard Dewagtere 5 DUETS for Bassoon "Children Corner"


Mi sono permesso, ispirato dalla musica di Bernard Dewagtere (1958) di scrivere dei brevi testi che accompagnano i suoi “5 duetti” per due fagotti dai titoli evocativi e di sottotitolarli “Children Corner”. A seguire i testi ( in inglese nel video) che descrivono i duetti.

1. TORNANDO DA SCUOLA – Coming home from school

 Il pomeriggio si stendeva tranquillo sui prati, ad ascoltare il minuetto del sole.

Bernard tornava dalla scuola con la cartella in spalla e fischiettando dava calci ai sassi.

Un colore attirò la sua attenzione. Un punto giallo sul foglio verde del prato.

A bocca aperta raccolse il Dente di Leone e riprendendo a fischiettare, con la cartella in spalla s’incamminò verso casa, dove la sua mamma avrebbe avuto in dono un fiore.

 

2. IL CAVALLO A DONDOLO – The Rocking Horse

 Spinto dal soffio del ricordo il cavallo dondolava solitario.

Una folata di vento entrò improvvisamente in soffitta e, arcionato il cavallo, riprese ad inseguire gli Indiani. Se ne volò oltre il tetto, lasciando sul pavimento il cappello da Cowboy.

Spinto dal soffio del ricordo il cavallo continuò a dondolare solitario.

 

3. MERCOLEDI’ PIOVOSO – Rainy Wednesday

 Il cielo grigio aveva spento il sorriso al giorno.

Affacciato alla finestra Bernard sentì le lacrime del sole tamburellare sul vetro.

Cantavano serene il ritorno azzurro del cielo.

 

4. SOTTO IL SALICE PIANGENTE – Under the Weeping Willow

 Un giro, una giravolta, un giro un’altra volta.

Pensieri spensierati, sorrisi luminosi all’ombra del salice piangete,

che certo non fa piangere la gente.

 

5. IL PICCOLO GATTO SMARRITO – The Small Cat Lost

 Sul cuscino Bernard scorge un pelo del suo gattino sparito da tre giorni.

Lo chiama attendendo un “miao”.

Lo ricorda mentre rincorre il gomitolo di lana rossa con cui la mamma gli sta facendo un pullover

e appoggiata la testa al cuscino si addormenta…

Seguendo il filo rosso lo ritrova avvolto nel suo maglione.


venerdì 7 giugno 2024

Karl Kolbinger VORTRAG für Fagotto solo


Karl Kolbinger, fagottista e compositore tedesco (1921-2018) ha suonato come primo fagotto nell’Orchestra Filarmonica di Monaco dal 1947 al 1950 e nell’Orchestra Sinfonica della Radio Bavarese dal 1951 al 1984 ed ha insegnato all’Università di Musica di Monaco. Le sue composizione sono principalmente per strumenti a fiato. “VORTRAG” per fagotto solo è stato composto nell’estate del 1994. Si tratta di un brano virtuosistico diviso in tre parti senza soluzione di continuità. La prima parte suonata “liberamente” viene seguita da un intermezzo rigorosamente ritmato che termina e si conclude nella malinconica melodia iniziale.