martedì 5 luglio 2016

CONCERTO SODO

L’ombra delle galline improvvisamente sparì.
Si guardarono esterrefatte
“Coccodè” disse una
“Coccodè” ribadì un’altra
mentre il galletto fagottista osservava il cielo scuro che avanzava da nord.
Tutto si oscurò e qualche gallina pensò bene di andare a dormire.
Un tuono scosse il pollaio rompendo due uova appena covate e gettando le galline nel panico.
“Coccodè, coccodè!” strillavano correndo da una parte all’altra del pollaio.
Il galletto immobile come un parafulmine fissava quel cielo minaccioso che sbraitava tuoni e scaraventava fulmini.
Guardava, rifletteva e alla fine disse “Sono troppo debole”
 Fu così che decise di andare in palestra per rassodare i muscoli.
Dopo un mese d’allenamento riusciva a tenere ferme note lunghissime col suo fagotto, ad alzarlo senza nessuna fatica. Correva sulle scale sempre più velocemente, saltava da una nota all’altra senza inciampare e mostrava i muscoli alle galline con aria da temporale.
Una giovane gallinella s’innamorò di quel galletto muscoloso ed iniziò a gironzolargli intorno con la scusa di sapere che ore erano.
Un pomeriggio, mentre il cielo si preparava per mettere in scena una bufera, il galletto prese il suo fagotto e si esibì in un concerto per la gallinella innamorata cotta.
Fu un esecuzione tonica, vigorosa, come un uovo sodo.


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