venerdì 22 ottobre 2021

R.Edwards WATER SPIRIT SONG for solo bassoon Michele Colombo Bassoon

Trarre ispirazione dalla natura è sempre cosa eccelsa.
Il legame inscindibile con la Creazione è una consapevolezza necessaria per trovare pace e armonia.
Il compositore australiano Ross Edwards (1943) fonda tutta la sua opera sulla ricerca di connessione della musica con le forze elementari, oltre a ripristinare l’associazione tradizionale con il rituale e la danza.
Riconosce anche la profonda importanza della musica come agente di guarigione. La sua musica, universale in quanto riguarda i misteri secolari che circondano l'umanità, è allo stesso tempo legata alle sue radici australiane.
Water Spirit Song è stato composto per violoncello nel 2003 come brano d’apertura del suo “Koto Dreaming”, un pezzo di teatro musicale. L’arrangiamento per fagotto è del 2004.
Vi invito a sedervi, per pochi minuti, ad ascoltare in silenzio il canto dell’acqua, che scorre impassibile sopra ogni avversità.
Il fiume che accompagna il brano è Lavaiana che costeggia il Mulino OhmShanti.


domenica 10 ottobre 2021

Marcel Farago VARIATIONS OP.21 on a follia theme by Corelli Michele Colo...

La musica allegra che accompagnava le danze e i canti dei contadini nel tardo medioevo, era chiamata “Follia”.
Guidava il folle divertimento e la baldoria delle feste paesane.
Questa danza popolare di origine portoghese, nel XVI secolo, per chissà quale folle artificio, assume un carattere severo e maestoso. La follia gioiosa diventa triste, addolorata.
La musica colta eredita questa “follia” e ne suggella definitivamente la sua gloria destinata a durare nei secoli. Assume la forma armonica di una passacaglia, ossia variazione su basso ostinato e il carattere di una sarabanda, dunque lenta, solenne e in tempo ternario.
Sono molti i musicisti che si cimentano nell’elaborazione di questo tema, affascinati forse dalla sua misteriosa bellezza e dalle illimitate possibilità di variazioni. Se ne contano più di centocinquanta fra cui
Frescobaldi, Lully, Vivaldi, A.Scarlatti, Marais, J.S.Bach e primo fra tutti Corelli che inserì il tema nella sua sonata per violino op.5 n°12. E’ proprio dal tema di Corelli che Marcel Farago scrive nel 1987 le sue “Variazioni op.51” per fagotto solo. Nato nel 1924 a Timosoara (Romania) vicino alla città natale del grande compositore ungherese Bela Bartok. “Quindi io e Bartok abbiamo qualcosa in comune” disse ridendo ad una intervista fattagli poche settimane prima della sua morte a novantadue anni.
Figlio di musicisti inizia a suonare il violino a quattro anni per passare a dieci al violoncello e alla composizione. Perseguitato durante la seconda guerra mondiale per la sua eredità ebraica dovette interrompere gli studi. Nel dopoguerra si diploma a Bucarest alla Royal Accademia di Musica.
Studia violoncello con Fournier e composizione con Milhaud. In Italia studierà a Siena con Cassado e composizione con Vito Frazzi insegnante di Dallapiccola.
“La massima saggezza confina con la più grande follia” diceva Ludwig Boltzmann uno dei più grandi fisici e teorici di tutti i tempi. Con l’augurio di trovarci tutti lungo quel confine, vi propongo l’ascolto dell’opera 51 di Marcel Farago.

domenica 3 ottobre 2021

P. Lewis FOUR TASTY MORSELS for solo bassoon Michele Colombo Bassoon


Vi invito all’assaggio di quattro gustosi bocconcini preparati ad arte dal rinomato e pluristellato “Music Chef” Paul Lewis, abile compositore ai fornelli della musica ( del quale ho già proposto i suoi “Four Jazz Sketches”. https://youtu.be/akrnj0NfNJw) Quattro dessert serviti dal suono dolce del fagotto. Si parte con un Babà al rum dal sapore inebriante di Rumba, per passare ad una Crèpe dal tono innocente di Musette. Seguirà su un vassoio d’argento; un, due, tre pasticcini a ritmo di Valzer, per finire con una fetta di torta al mango tagliata con il coltello del Tango. Buon appetito!