martedì 29 dicembre 2020

IL CORVO E IL CAPRIOLO

La notte stava tirando l’ultima tenda, sul palcoscenico di quel giorno spettacolare, quando il capriolo incontrò il corvo.

Se ne stava seduto su un ramo in prima fila.
“Che guardi?” gli domandò.
“Ascolto il respiro del sole che se ne va a dormire” rispose il corvo sottovoce.
” Scusa la mia domanda” chiese il capriolo sorridendo “Ma dove andrebbe a dormire?” .
“Non devi scusarti per la domanda” rispose il corvo “ Non farsi domande è peggio che non avere risposte” e riprese ad ascoltare il sole che pian piano si addormentò, coprendo il mondo con la coperta nera del mistero.
Il corvo, ormai ridotto a soli due occhi, continuava a tacere la risposta.
“Non rispondi alla mia domanda?” chiese il capriolo nascosto dal manto nero della notte.
“Cerchiamo le domande alle risposte che abbiamo già voluto darci” parlò il corvo dentro la luce dei suoi occhi “Cerchiamo solo la conferma alla certezza di non essere in errore. Compriamo risposte preconfezionate negli scaffali del supermercato del pensiero comune, le pubblicizziamo condividendole e trovandole squisite.
Per ignavia deleghiamo ai pensieri degli altri le nostre risposte e ci accalchiamo allo stadio dello sport più popolare, tirare calci a chi non la pensa come noi”.
Finito di cantare chiuse gli occhi e sparì.
Rimasto solo il capriolo si guardò intorno e nel buio, che nascondeva ogni cosa, capì che il corvo aveva ragione.
Qualcosa dentro di lui si accese, come una piccola stella illuminata da un sole che non dorme mai.




domenica 20 dicembre 2020

M.Colombo PICCOLA SUITE DI FIOCCHI DI NEVE Michele Colombo Bassoon

Ho composto questa Piccola suite per i bambini che ho spesso il piacere d’intrattenere a suon di musica. Quattro semplici brani su filastrocche di Natale, pronte a sciogliersi sul terreno di chi vorrà ascoltarle, pronte a ghiacciarsi nelle pozzanghere dell’indifferenza, a sparire nel silenzio come fiocchi di neve.

Le filastrocche sono di Stempel, Rodari, Sergel, la musica ingenua che esce dal fagotto è la mia.

La neve è pronta, tirate fuori la slitta, infilate guanti, berretto e sciarpa di lana e lasciatevi scivolare per qualche metro giù dal dolce pendio della spensieratezza.

 

Con questa “Piccola suite di fiocchi di neve” auguro a tutti Buon Natale!

 

lunedì 14 dicembre 2020

Angelo Sormani SCHERZETTO "fagotto...che sbotto!" Michele Colombo Bassoon

Tra un’ora e l’altra, quando usciamo dalle nostre aule dove cerchiamo di appassionare i ragazzi alla musica svelandone i segreti, ci concediamo un caffè con lo zucchero della nostra amicizia.

Angelo spesso mi fa trovare delle merendine “Fagottino” farcite della sua bontà, sì, perché Angelo Sormani porta con sé la benevolenza oltre ad un sorriso sincero.

Nato nel 1965, all’età di otto anni trova, in soffitta dai nonni, la cornetta che suo padre suonava nella banda del paese, abbandonata nel silenzio.

Un raggio di sole illumina la passione per la musica che nella cameretta del suo cuore se ne stava paziente ad aspettare. Ruba la cornetta alla ruggine e inizia a scaldarla col fiato caldo dell’emozione. Con uno squillo apre la via della Musica su cui continua a camminare con grande successo.

La cornetta del padre, appoggiata sullo scaffale delle cose care, ora osserva con soddisfazione, appesi al muro della bravura, il diploma in tromba, quello in composizione di musica elettronica, canto corale e direzione di coro, strumentazione per banda, direzione, composizione sperimentale e, visto che c’era un posto libero, anche in informatica.

Angelo compone senza posa e le sue opere risuonano come raggi di sole che squarciano il silenzio dove l’indifferenza si nasconde.

I Corni della Scala lo invitano a dirigere e comporre per il loro ensemble e non lo mollano più.

Sono onorato della dedica del suo “Scherzetto” per fagotto solo che porta in calce il commento “fagotto … che sbotto!”. Una breve composizione dal carattere allegro e scanzonato, una fresca ventata di genuina semplicità che passeggia tirando calci ai sassi austeri della cervellotica serietà.


giovedì 10 dicembre 2020

Federico Maria Sardelli SONATA II per fagotto solo senza basso Michele C...

Adagio sul cuscino della bellezza, sperando di non rovinarlo, la Seconda delle Quattro Sonate di Federico Maria Sardelli (1963) composte tra il 1986 e il 1989 per flauto dritto solo senza basso e trascritte per fagotto da Robert Ronnes, compositore e stimato fagottista norvegese. Il disegno del cuscino in copertina è di Sardelli che oltre ad essere compositore è pittore, incisore, scrittore ( tra gli altri “L’affare Vivaldi” edito da Sellerio), direttore d’orchestra, concertista e altro ancora. Grande ammirazione e gratitudine per la sua opera a favore della Bellezza che anche se non salverà il mondo, come qualcuno va sperando, apre le porte sulla fantasia, dove ognuno può trovare la sua ancora di salvezza.

sabato 5 dicembre 2020

Jacopo Napoli SUITE FLOREALE Michele Colombo Bassoon

A profumare il cassetto questa “Suite floreale” di Jacopo Napoli (1911-1994)

Quattro fragranze ( Notturnino, Polka, Cavatina e Mazurka) che hanno mantenuto intatta la loro freschezza. Come cerimonia di apertura, prima di sprigionarne il profumo, lascio a Mercè Rodoreda la parola.

“E’ nottambulo. Quando i sarti nascosti cuciono la luna sulla pendice della notte, quando si riempie di vento la rana, quando va a caccia il caprimulgo, il Fiore cerimonioso si apre. Di giorno dorme, ha petali di garza e fuoco di melagrana. Adorna. E’ un fiore per i pipistrelli che lo circondano tenebrosi e candidi. Curiosi. Ma sebbene per lui la notte sia stata di veglia e dormire col sole sia per lui mezza vita e anche di più, se ti sente lì vicino non smette di schiudersi: fa una visita. Non dice nulla perché non può parlare, ovviamente, ma ti accoglie pieno di grazia e non ti abbandona neppure per cinque minuti. E’ il più leggiadro.”

(Mercè Rodoreda  “Il Fiore cerimonioso” da Viaggi e fiori)