martedì 23 luglio 2019

Tino e la Principessa Viola

Tino bighellonava fra i campi con il suo fagottino in spalla. Seguiva il volo delle farfalle nei loro sentieri aggrovigliati e osservava gli uccelli sfrecciare nei rettilinei, in corsa col vento. Fischiettava il tema dei Troll suonato dai fagotti nel "Peer Gynt" e si godeva ogni ora passata lontano dai banchi di scuola.
Uno sciame d'insetti lo raggiunse dal bosco.
"Aiuto! Aiuto!" gridavano.
"Che succede?" domandò Tino.
"La principessa Viola è stata fatta prigioniera dall'Orco Gramigna!".
Tino, sempre pronto ad aiutare chi ne ha bisogno, chiese di accompagnarlo da lei.
Giunto al castello dell'Orco Gramigna rimase in silenzio a studiare la situazione.
"No!" si sentiva gridare fra le mura del castello "No!".
La voce dell'orco risuonava scura e minacciosa ad ogni richiesta della principessa di essere liberata.
"No!".
Tino allora, preso il suo fagottino, iniziò a suonare dei Si, uno per ogni "No!" che arrivava dal castello.
Continuò finché l'Orco Gramigna confuso gridò "Si!".
L'incantesimo si ruppe e la principessa Viola fu liberata.
Tino rimise il fagottino in spalla, l'ancia in bocca, e ripartì per nuove avventure.