venerdì 28 ottobre 2022

Vincenzo Menghini RACCONTO MUSICALE N.10 Michele Colombo Bassoon


La notte stava tirando l’ultima tenda, sul palcoscenico di quel giorno spettacolare, quando il capriolo incontrò il corvo.

Se ne stava seduto in prima fila, su un ramo.

“Che guardi?” gli domandò.

“Ascolto il respiro del sole che se ne va a dormire” rispose il corvo sottovoce.

” Scusa la mia domanda” chiese il capriolo sorridendo “Ma dove andrebbe a dormire?” .

“Non devi scusarti per la domanda” rispose il corvo “ Non farsi domande è peggio che non avere risposte” e riprese ad ascoltare il sole che pian piano si addormentò, coprendo il mondo con la coperta nera del mistero.

Il corvo nero avvolto dalla notte, ormai ridotto a soli due occhi, continuava a tacere la risposta.

“Non rispondi alla mia domanda?” chiese il capriolo nascosto dal manto nero della notte.

“Cerchiamo le domande alle risposte che abbiamo già voluto darci” parlò il corvo dentro la luce dei suoi occhi “Cerchiamo solo la conferma alla certezza di non essere in errore. Compriamo risposte preconfezionate negli scaffali del supermercato del pensiero comune, le pubblicizziamo condividendole e trovandole squisite.

Per ignavia deleghiamo ai pensieri degli altri le nostre risposte e ci accalchiamo allo stadio dello sport più popolare, tirare calci a chi non la pensa come noi”.

Finito di cantare chiudendo gli occhi sparì.

Rimasto solo il capriolo si guardò intorno e nel buio, che nascondeva ogni cosa, capì che il corvo aveva ragione.

Qualcosa dentro di lui si accese, come una piccola stella illuminata da un sole che non dorme mai.


venerdì 21 ottobre 2022

Martial Solal SEUL CONTRE TOUS pour basson Michele Colombo Bassoon


Martial Solal nasce ad Algeri nel 1927. La madre, cantante d’opera, lo convince a studiare clarinetto e pianoforte.

Il piccolo Martial da subito mostra il suo talento sotto lo sguardo stupido dei genitori che lo ascoltano imitare alla perfezione la musica che passa dalla radio.

Alla radio transitava molta musica jazz e così Martial si forma in quell’ambito, prediligendo il pianoforte.

A quindici anni si esibisce per l’esercito degli Stati Uniti.

Trasferitosi a Parigi nel 1950 inizia a lavorare con Django Reinhard, uno dei primi grandi talenti del jazz ad emergere in Europa. Nel modo del jazz diviene un brillante ricercatore, acclamato e riconosciuto.

Compone venti colonne sonore per film di successo.

Il brano per fagotto solo “Seul contre touts” è del 1986. Le circostanze che lo hanno spinto a comporre questo brano mi sono sconosciute.

Prima di lasciarvi all’ascolto riporto un commendo che Solal fece riguardo alla sua tecnica

“Devi far credere alla gente che è molto facile anche quando è molto difficile”

 


venerdì 14 ottobre 2022

Étienne Ozi SONATA IV per fagotto e violoncello


Carl Almenräder camminava lungo il Reno con un libro sotto il braccio verso il laboratorio dei suoi fratelli, dove producevano flauti e clarinetti.

Il vento del nord, curioso, cercava di sbirciare fra le pagine aprendole velocemente.

Ma le note di quel volume rimanevano ancorate al pentagramma.

Erano le “Sei Grandi Sonate” di Étienne Ozi, le cui esigenze tecniche avevano stimolato il costruttore di fagotti.

Nel 1831 Almenräder avviò la propria fabbrica insieme al partner Johann Adam Heckel (1812-1877).

Il Méthode nouvelle et raisonnée pour le basson, che comprende anche le Sei Grandi Sonate e alcune pagine dedicate alla costruzione e alla manutenzione del fagotto, di Étienne Ozi, musicista e insegnante francese ricordato come il fagottista più famoso del suo tempo, viene ancora oggi aperto da tutti i fagottisti del mondo. Lascio andare nel vento del web la sua Quarta Sonata che in solitudine per il tempo vagherà, aspettando che qualche curioso fra le sue pagine sbircerà.

 


venerdì 7 ottobre 2022

Andreas Gottlob Schwarz SONATE N°1 B-DUR per due fagotti


Al tempo di marcia della fanteria, che avanzava alle prime luci dell’alba, vi era anche il passo di Andreas Gottlob Schwarz, un giovane musicista cha al posto del fagotto imbracciava il moschetto.

La marcia del soldato Schwarz proseguì oltre la ” Guerra dei sette anni” e lo portò indenne alla corte del duca di Württemberg,  salito al trono a nove anni, ma solo a sedici assunse il governo del ducato.

Il duca Karl, come amava farsi chiamare cercando una normalità che non gli apparteneva, era stato istruito alla corte di Berlino di Federico II di Prussia. Il suo insegnate di musica era il clavicembalista da camera Carl Philip Emanuel Bach. Il suo ciclo di sei sonate per clavicembalo di Württemberg  (1744) sono infatti a lui dedicate. Karl , come in tutte le corti europee dell’epoca, aveva un’orchestra e, come nella maggior parte dei casi, il Kappelmeister era un italiano. Alla corte di Württemberg, dal 1753, l’incarico era assunto dal compositore napoletano Niccolò Jommelli. Ed è proprio sotto la guida di Jommelli  che Andreas Gottlob Schwarz (1743-1804) considerato uno dei più illustri fagottisti tedeschi  dell’epoca, ricoprì il ruolo di fagottista. Le sue composizioni arrivate sino a noi sono un concerto e due sonate per fagotto.

Vi propongo la prima, in si bemolle maggiore. Ad accompagnarmi la mia allieva Giulia Clocchiatti.