mercoledì 11 luglio 2018

Recensione del mio primo libro "Il galletto fagottista e altre storie" di Mario Chiodetti uscita sul giornale La Prealpina
Il libro ha un abito serioso, copertina candida, disegno in bianco e nero, caratteri sobri in stile einaudiano, formato tascabile. Ma già il titolo è sornione, prelude a qualcosa di curioso, un divertissement colto che mescola gli amori dell’autore, la musica, il fagotto e la narrazione. .. la musica zampilla in ogni pagina e nei titoli dei racconti, ironici e simpatici come “Sonata soda”, “Sinfonia in brodo” o “Cantata d’albume” ma a leggere tra le righe scopriamo il nostro mondo, fatto di passioni e tormenti, piccole meschinità e invidie, ma anche saggezza e bontà. Il galletto è immerso in un suo mondo, il fagotto è il suo alter ego … un libro per “teneri adulti , come ama definirlo l’autore, con le favole che contengono tra le righe preziosi suggerimenti sul vivere meglio, più in consonanza con la natura umana e meno con il vorticare della modernità. A volte appaiono nonsense alla Campanile, ma il riferimento riconosciuto è il libro di Luigi Malerba “Le galline pensierose”, micro racconti in cui i pennuti sono il pretesto per mettere in scena la commedia umana in ogni sua sfaccettatura.
In “Concerto grosso”, per esempio, Colombo inventa una gara tra le galline per l’uovo più grosso: tutte si allenano in palestra per rinforzare i muscoli, corrono per fare fiato, tranne una, che rimane “accovacciata sulla scala del pollaio senza muovere nemmeno un muscolo. La gara ebbe inizio. Verso sera le uova sfornate avevano tutte la stessa grandezza, tranne quella della gallina culona che superava le altre di qualche millimetro. Quando la notte ebbe finito di parcheggiare nel pollaio, la gallina solitaria scese dalla scala e entrata nella cassetta depose il suo uovo. Era il più grande! Alle galline esterrefatte disse :” E’ solo una questione di testa” e tornò a riposarsi sulla scala… in un mondo fracassone e maleducato come il nostro che persone come Michele tentano di “ammaestrare” con la musica e le parole, mettendoci tanta passione e la giusta dose d’ironia.