martedì 29 dicembre 2020

IL CORVO E IL CAPRIOLO

La notte stava tirando l’ultima tenda, sul palcoscenico di quel giorno spettacolare, quando il capriolo incontrò il corvo.

Se ne stava seduto su un ramo in prima fila.
“Che guardi?” gli domandò.
“Ascolto il respiro del sole che se ne va a dormire” rispose il corvo sottovoce.
” Scusa la mia domanda” chiese il capriolo sorridendo “Ma dove andrebbe a dormire?” .
“Non devi scusarti per la domanda” rispose il corvo “ Non farsi domande è peggio che non avere risposte” e riprese ad ascoltare il sole che pian piano si addormentò, coprendo il mondo con la coperta nera del mistero.
Il corvo, ormai ridotto a soli due occhi, continuava a tacere la risposta.
“Non rispondi alla mia domanda?” chiese il capriolo nascosto dal manto nero della notte.
“Cerchiamo le domande alle risposte che abbiamo già voluto darci” parlò il corvo dentro la luce dei suoi occhi “Cerchiamo solo la conferma alla certezza di non essere in errore. Compriamo risposte preconfezionate negli scaffali del supermercato del pensiero comune, le pubblicizziamo condividendole e trovandole squisite.
Per ignavia deleghiamo ai pensieri degli altri le nostre risposte e ci accalchiamo allo stadio dello sport più popolare, tirare calci a chi non la pensa come noi”.
Finito di cantare chiuse gli occhi e sparì.
Rimasto solo il capriolo si guardò intorno e nel buio, che nascondeva ogni cosa, capì che il corvo aveva ragione.
Qualcosa dentro di lui si accese, come una piccola stella illuminata da un sole che non dorme mai.




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