sabato 4 settembre 2021

P.M.Dubois TRE STUDI per fagotto solo Michele Colombo Bassoon

“Amo l’umorismo e non ho alcuna pretesa di fermare il mondo che gira”.
Simpatico, impulsivo, con una parte nascosta sicuramente più seria, Pierre Max Dubois si descrive così durante una conversazione con il suo compagno di studi Maguy Lovano.
Musicista perfetto, lo descrive quest’ultimo, che mostra una totale padronanza della composizione nel filone d’eccellenza di un moderno Chabrier.
Dubois nasce nel sud della Francia il 1 marzo del 1930 e a soli 19 anni riceve la sua prima commissione professionale, Suite humouristique dalla radio francese.
Allievo di Milhaud, porta avanti le idee del “Gruppo dei sei”. La sua musica, leggera, gioiosa con interessanti trame armoniche e melodiche, ne è la prova.
Nel 1955 si reca a Roma dove vi risiederà per quattro anni, avendo vinto il Prix de Rome.
Camminerà nei giardini di Villa Medici sugli stessi sentieri percorsi prima di lui, tra gli altri, da Gounod, Bizet, Massenet, Debussy, Bozza, Dutilleux, Boutry. Compositore con una particolare predisposizione per gli strumenti a fiato,( sopratutto il sassofono) per fagotto compone nel 1957 “Douze Etude pour Basson” di cui Maurice Allard (fagottista e collega a quei tempi al Conservatorio Nazionale di Parigi, dove Dubois insegnava analisi), ne curerà le articolazioni e i tempi metronomici.
Vi propongo il N.1 (Gracioso), N.7 (Tempo di Polka) e il N.12 (Tempo di Gavotte).
Tre studi dal carattere spontaneo e ironico.
Tre numeri da circo, come un elefante in equilibrio su una palla con disegnato il mondo.
Il suo sorriso si è congelato il 19 agosto del 1995, ma l’umorismo della sua arte continua a mantenere
l’equilibrio sul globo della musica.
Buon ascolto!


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