lunedì 14 dicembre 2020

Angelo Sormani SCHERZETTO "fagotto...che sbotto!" Michele Colombo Bassoon

Tra un’ora e l’altra, quando usciamo dalle nostre aule dove cerchiamo di appassionare i ragazzi alla musica svelandone i segreti, ci concediamo un caffè con lo zucchero della nostra amicizia.

Angelo spesso mi fa trovare delle merendine “Fagottino” farcite della sua bontà, sì, perché Angelo Sormani porta con sé la benevolenza oltre ad un sorriso sincero.

Nato nel 1965, all’età di otto anni trova, in soffitta dai nonni, la cornetta che suo padre suonava nella banda del paese, abbandonata nel silenzio.

Un raggio di sole illumina la passione per la musica che nella cameretta del suo cuore se ne stava paziente ad aspettare. Ruba la cornetta alla ruggine e inizia a scaldarla col fiato caldo dell’emozione. Con uno squillo apre la via della Musica su cui continua a camminare con grande successo.

La cornetta del padre, appoggiata sullo scaffale delle cose care, ora osserva con soddisfazione, appesi al muro della bravura, il diploma in tromba, quello in composizione di musica elettronica, canto corale e direzione di coro, strumentazione per banda, direzione, composizione sperimentale e, visto che c’era un posto libero, anche in informatica.

Angelo compone senza posa e le sue opere risuonano come raggi di sole che squarciano il silenzio dove l’indifferenza si nasconde.

I Corni della Scala lo invitano a dirigere e comporre per il loro ensemble e non lo mollano più.

Sono onorato della dedica del suo “Scherzetto” per fagotto solo che porta in calce il commento “fagotto … che sbotto!”. Una breve composizione dal carattere allegro e scanzonato, una fresca ventata di genuina semplicità che passeggia tirando calci ai sassi austeri della cervellotica serietà.


1 commento:

  1. Bellissimo! un gioco pieno di creatività, spontaneità e armonia. Complimento Francesca

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