domenica 21 marzo 2021

J.S.Bach PARTITA BWV 1013 Michele Colombo Bassoon

La musica di Bach scorre inesorabile come un ruscello senza fine. Ho conosciuto gente che ascolta solo Bach. Può sembrare un’ossessione, ma non fatico a pensare che si possa fare. La sua musica è così immensa, che effettivamente potrebbe bastare. La partita BWV 1013 scritta per flauto solo in un primo tempo fu ritenuta non autentica, e poi con certezza è stata rivendicata da Bach. La copia manoscritta di questo Solo pour la Flute traversiere potrebbe essere stata redatta negli anni 1722-23, ma l’opera è probabilmente anteriore di qualche anno. Resa di pubblico dominio nel 1917 in una edizione pubblicata dalla Peters a cura di Maximilian Schwedler (primo flauto dell’orchestra del Gewandhaus di Lipsia).   La composizione, strutturata come una suite (ma con un brano conclusivo anomalo, una Bourée Angloise) è formata da quattro tempi tutti di notevole bellezza. Un tratto ancora, dunque, di quel meraviglioso fiume di musica con cui Bach ha inondato il mondo. Nato il 31 marzo del 1685, si festeggia il 21 marzo perché all’epoca la Germania era rimasta indietro di dieci giorni. A vent’anni si farà quattrocento chilometri a piedi per conoscere il Maestro Buxtehude. Questo fatto la dice lunga sulla passione e l’amore per la musica che spingeva Johann Sebastian. Ma di strada ne ha fatta molta, molta di più, lasciandosi dietro venti figli, due mogli, un mese di galera, un mare di birra, una cortina di fumo di pipa e un numero impressionante di composizioni. Di lui è stato scritto tutto, e io non aggiungerò nient’altro.

(La trascrizione per fagotto solo che è quella di Waterhouse).

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