venerdì 7 aprile 2023

J.B de Boismortier II SONATA op.66 per due fagotti


L’aria sapeva di bosco. Michel Bodin camminava col passo spedito di chi, distratto, non si è accorto che il tempo non lo ha aspettato. Quando aprì la porta di casa il suo primogenito era già nato.
Un anima in più a Selles-sur-Nahon, un paesino nel cuore della Francia. Per commemorare quel giorno speciale incise sul suo ultimo mortaio di legno il nome del figlio e la data: Étienne 1652.
Forgiare mortai era il suo passatempo preferito tanto che in paese lo chiamavano col soprannome di “Boismortier”.
 Il piccolo Étienne trascorse la sua infanzia giocando ai cavalieri del re tra i boschi dei castelli della Loira. Un ramo ben affilato era la sua spada e il suo cavallo Pegaso era invisibile ai nemici.
Quando fu il momento di cavalcare verso il futuro, prese la strada verso Thionville per entrare nel reggimento del Soissonais. Cambiò la spada di legno con un moschetto e l’avventura spensierata in paura.


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